Magnificat per 4 voci miste e basso continuo: spartito e mp3
Magnificat: l’autore
Johann Pachelbel è stato uno dei più importanti compositori tedeschi della seconda metà del XVII secolo. Uno dei suoi primi insegnanti è stato G. C. Wecker. Nel 1670 si iscrive al Poeticum Gymnasium di Regensburg; studente eccellente, gli è permesso studiare musica e diventare allievo di Kaspar Prentz.
Nel 1677 Pachelbel diventa organista alla corte di Eisenach. Durante questo periodo stabilisce contatti con i membri della famiglia Bach. Secondo l’Eisenach Kapellmeister, Daniel Eberlin, Pachelbel era un “virtuoso perfetto e raro”.
Nel 1678 si trasferisce a Erfurt, dove viene nominato organista della Predigerkirche. Lascia per raggiungere Stoccarda, dove lavora per due anni come organista di corte. Poi è organista cittadino a Gotha.
Quando nel 1695 muore Wecker è immediatamente nominato suo successore a Norimberga. Il fatto che le autorità fossero così desiderose di vederlo tornare a Norimberga testimonia la sua reputazione di importante organista. Nella sua formazione è influenzato dallo stile italiano, che poi si diffonde in Germania centrale attraverso i suoi allievi.
Le opere corali e il Magnificat di Pachelbel
Oggi Pachelbel è noto come compositore di musica d’organo e famoso in tutto il mondo per il Canone in Re maggiore, spesso incluso nei programmi dei concerti e nei cataloghi musicali. Tuttavia, la stessa cosa si può dire solo di alcune delle sue composizioni vocali.
I mottetti appaiono occasionalmente nel repertorio musicale della chiesa. Le arie di Pachelbel, i concerti vocali e i Magnificat, su grande scala hanno ricevuto poca attenzione. Queste importanti opere sopravvissute tra i manoscritti di Pachelbel, sono state composte tra Erfurt e Norimberga.
Le opere corali di Pachelbel si caratterizzano per la magnificenza e lo splendore festivo del loro effetto tonale. In queste composizioni vocali la musica è funzionale alla messa domenicale e festiva, sempre strettamente associata ai temi liturgici stagionali.
Non sono solo bella musica, ma meritano un approfondimento per la comprensione di Pachelbel come figura chiave nelle tradizione tedesca meridionale e centrale, e per riconoscere finalmente il valore di un’opera, troppo spesso confinata all’ombra dell’imponente Bach.
Fábio Lucas