laude novella

LAUDE NOVELLA (LAUDARIO DI CORTONA)

Laude Novella: Il brano

La struttura rimica di Laude Novella è quella consueta delle Laude, a x / b b b x / c c c x / Il tono del testo è molto distante dalla consueta narrazione delle sacre scritture; qui il contesto emotivo ed espressivo dei personaggi è intensamente vissuto. La Madonna entra nell’ umanità, attraverso il sentimento del singolo fedele, che ne esalta le virtù attraverso immagini concrete.

Scarica il Laudario Cortonese nella versione di Ernetti.

LAUDE NOVELLA
Laude novella sia cantata a l’alta donna encoronata! 

Fresca vergene donzella,
primo fior, rosa novella,
tutto ‘l mondo a te s’apella;
nella bon’or fosti nata.

Fonte se’ d’aqqua surgente,
madre de Dio vivente:
tu se’ luce de la gente,
sovra li angeli exaltata.

Tu se’ verga, tu se’ fiore,
tu se’ luna de splendore:
voluntà avemo e core
de venir a te, ornata!

Tu se’ rosa, tu se’ gillio,
tu portasti el dolce fillio,
però, donna, sì m’enpillio
de laudar te, honorata.

Archa se’ d’umilitade,
vaso d’ogne sanctitade:
en te venne deitade
d’angel foste salutata.

Commendànte questa terra,
che la guarde d’ogne guerra:
ben s’enganna e tropp’erra
ki t’afende, o bëata!

Nulla lingua pò contare
come tu se’ da laudare:
lo tuo nome fa tremare
Sathanàs a mille fiata.

Pregot’, avocata mia,
ke ne metti en bona via;
questa nostra compania
sìate sempre commendata.

Laude novella e le laude medioevali

Tra il X e il XII secolo in Italia sorsero numerose confraternite laiche, con lo scopo di riunire i partecipanti per cantare inni sacri  e fare penitenza. In quel periodo nascevano gli ordini dei mendicanti il cui scopo era riportare i fedeli all’ortodossia della chiesa romana.

In quel contesto, la pratica delle suole si istituzionalizzò, e cominciò a diffondersi specialmente in Toscana, Umbria e in Italia centrale. La maggior parte delle confraternite laudesi, ossia specializzate nell’esecuzione delle laude, nacque nei conventi degli ordini mendicanti come sviluppo dei Terzi Ordini, espressione laicale di carattere devozionale verso Cristo, la Vergine e i Santi.

La musica delle laude era basata sullo stile di quello delle chanson de geste, semplici e brevi forme melodiche ripetitive in cui la narrazione aveva la priorità sulla musica. Questa scelta probabilmente era dettata anche dal fatto che i cantori non imparavano i brani dalla notazione, ma con la pratica (come avviene ancora oggi in molti cori amatoriali).

La lauda aveva una connotazione tutta italiana: lo stile era semplice, popolare, e questo apriva alla pratica dell’improvvisazione: all’epoca la notazione musicale non era prescrittiva.

LAUDE NOVELLA (LAUDARIO DI CORTONA)
LAUDE NOVELLA

Il rapporto delle voci nella lauda volgare stimolò lo sviluppo di forme di tipo drammatico. Dal canto singolo si passò al canto alterno, e dallo stile “narrativo” si passò al testo “dialogico” distribuito fra vari personaggi.

Il solista rivestiva la parte di protagonista “attore”, differenziandosi dal coro che rappresentava il gruppo dei devoti. Così l’esecuzione del componimento, da musica cerimoniale, si trasformò in spettacolo.

Si arrivò così alla compilazione di raccolte scritte delle laude (inizialmente tramandate oralmente), i “laudari”. Il progressivo arricchimento tematico e strutturale dei testi contenuti nelle laude, miscelato alla naturale evoluzione in chiave teatrale, diede presto vita alle forme della sacra rappresentazione.

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