Un concerto tra gli amici della pieve di Corticelle

La Pieve di Corticelle, nota come Santa Maria della Formigola, costituisce un interessante esempio di architettura lombarda del Quattrocento, oltre ad essere un angolo di contemplazione nel verde della campagna, in prossimità dei boschetti che seguono il corso del Mella.

È proprio in questa piccola gemma che sabato 12 maggio 2018 la Corale Santa Cecilia si è esibita nel consolidato concerto “Riflessi di Musica“. Un appuntamento reso possibile grazie alla straordinaria accoglienza degli Amici della Pieve e di don Gianpietro Doninelli, parroco della Parrocchia San Giacomo di Corticelle.

La serata, molto partecipata, è scivolata velocemente, tra i canti accompagnati dal frinire dei grilli e gli applausi di un pubblico attento ed entusiasta. La formula della Corale ancora una volta ha lasciato il segno, non solo per le scelte musicali originali, ma anche come gruppo.

Un ringraziamento particolare ad Elisabetta Arrighetti che ha fatto da “gancio” per questa splendida serata.

È sorprendente che un paese piccolo come il vostro sia riuscito a mettere insieme un gruppo così, superando incomprensioni e difficoltà… il regno di Dio è qui e parte da questa disponibilità reciproca a stare insieme superando ogni barriera.

(don Gianpietro Doninelli)

UN CONCERTO TRA GLI AMICI DELLA PIEVE DI CORTICELLE

“Ieri sera, sabato 12 maggio, alla Pieve della Formigola il maestro Alessandro Foresti, seduto al pianoforte, ha diretto in modo magistrale i sessanta componenti della Corale di Santa Cecilia. Il pullman che li aveva portati da Tavernola Bergamasca, sostava nel piazzale imbevuto dell’acqua rovesciata da un acquazzone serale. Alla corale mancavano una ventina di voci bianche: troppi piccoli i fanciulli. Sì, perché questa corale fondata nel 1896, in un piccolo paese sulla sponda occidentale del Lago di Iseo, che conta duemila abitanti, ha assiepato nel coro piccoli di meno di dieci anni assieme ad adulti già nonni. Uomini e donne, giovani e ragazze, che sotto la direzione del giovane Foresti ci hanno incantato in una sequele di canti che ci hanno trasportato dall’Europa all’Africa, dagli Stati Uniti al Brasile. Giunta l’ora i componenti del coro hanno fatto la loro entrata nella Pieve accolti da un caloroso applauso.
Per subito iniziare con il canto Riu Riu Chiu, di un anonimo del 600. Seguito dopo da Laude Novella dal Laudario di Cortona. L’emozione si è accentuata con la serie di ninne nanne. La prima era arricchita dal fruscio delle onde del Sebino. La seconda descriveva una struggente dolce malinconia. Poi musica inglese. Pezzi Gospel, dal ritmo vivace ed allegro. Armonie timbriche africane. I suoni selvaggi della foresta Amazzonica, saltuariamente rotti dal canto non meno arcano ed ancestrale offertoci dalle voci della preparatissima Corale.
Foresti era accompagnato da Angelo Mazzù, un maestro di musica che colorava alcuni canti con flauti etnici ed altri strumenti da lui inventati. L’ultimo bis riproponeva il secondo motivo natalizio che ci ha cullato, di nuovo, con la dolcezza infinita della sua melodia. Una serata eccezionale. Musiche interessantissime. Un concerto originale. E bene ha fatto il pubblico a continuamente applaudire.
Un’ occhiata al piccolo rinfresco, al termine della manifestazione, che ecco, subito, i più piccoli cantori erano usciti a giocare sul prato umido di pioggia. Ma ormai la notte si prospettava serena e tranquilla. C’è ancora un po’ di speranza… se in un piccolo paese con due mille anime possono sussistere intere famiglie ancorate alla musica. In una corale nata nel 1896.”

(Circolo Culturale Mario Polpatelli)